Trentacinque barconi o tartane di provisioni presegli, o brugiategli da' nostri sull'Elba, alcuni corpi d'Austriaci avanzati verso Maissen e Torgau, le frequenti sortite della guarnigione di Dresda, e l'inaspettata nuova della perdita di Glatz, l'hanno obbligato a sgombrare il paese. Con l'ultima,lettera egli era di là da Maissen, dove forse ripasserà l'Elba, ed intanto Daun era di là da Bischoffswerda, onde di nuovo si farà a correre verso la Silesia. Addio. V'abbraccio con la sirocchia e sono.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 11 Agosto 1760.
Ricevo la vostra del 26 dello scorso, onde sempre mi manca quella del 19, se pur l'avete scritta. In risposta di questa che mi è pervenuta, vi rendo grazie del sonetto di messer Agatonio, con cui (se egli sa che me l'abbiate trasmesso) ve ne congratulerete a mio nome. L'abbandono di Dresda del re di Prussia, dopo il tentativo di ridurla in cenere senza il minor suo profitto: il suo passaggio dell'Elba: l'intrapreso di lui ritorno verso la Silesia: l'assistenza del maresciallo Daun che lo precede nel viaggio: e l'incamminamento di Laudon verso Breslavia, dopo la presa di Glatz, sono (se mai non mi ricordo) i termini della ultima mia gazzetta. Or continuandola vi dico che giunto colà Laudon salutò la città con qualche tiro del picciolo cannone (non avendo il grande) e fece fare, secondo il costume, le solite proposizioni di rendersi al comandante, da cui ricevé le accostumate eroiche risposte. Intanto fu avvertito che il principe Enrico correva a grandi marce al soccorso di Breslavia: onde non essendo ancor giunti i Russi, secondo il concertato, sulle sponde dell'Odera, pensò non esser tempo d'incominciare il minacciato assedio per non dividere le sue forze.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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