Tutta la famiglia imperiale è andata all'incontro della principessa Charlotta di Lorena, che viene di Fiandra ad assistere agli imenei arciducali: e non ritornerà sino a mercoledì venturo. Tutto ciò vuol dire che le nostre nuove in questi giorni sono più tarde e men sicure: onde alla vostra del 2 del corrente corrisponderò come posso. Al re di Prussia non è piaciuto già due volte d'accettar l'invito di Daun, che ha voluto assalirlo nelle forme: si è prontamente ritirato, e fa ottimamente, finché potrà riuscirgli. Pessimamente ha fatto immaginando di poter sorprendere il corpo di Lasci che fa la sinistra di Daun, ma si era alquanto staccato. Il re gli cadde addosso verso Goldberg, ma mentre l'assalito, malgrado l'enorme superiorità, valorosamente si difendea, il vigilantissimo Daun sopravvenne con tutti i granatieri dell'armata. Il re volle ritirarsi in fretta, ma non poté farlo così sollecitamente che il nostro general Beck non gli cadesse sulla retroguardia. Questo oltre i molti morti e feriti ha fatto molti prigionieri, fra' quali ufficiali maggiori, ha preso sei o sette cannoni ed ha ricevuto numero considerabile di disertori. Mi assicurano che 25 mila Russi abbiano passata l'Odera a Leubus; è certo che 12 mila Wurtemberghesi, uniti a 7 mila Austriaci, quelli comandati dal loro duca e questi dal nostro Lasci, si avanzano fra la Sassonia, l'Hannoveriano ed il Brandeburg, e dicono che saranno raggiunti da 6 mila Bavari. È indubitato che dall'armata dell'Impero è partito un grosso corpo, non so con qual commissione; e 15 o 16 mila Svedesi dalla loro banda cominciano a dar segni di vita.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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