Ma in questi continui moti delle nostre armate non è possibile il sapere in Vienna dove si trovino, cambiando essi giornalmente situazione.
1168
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - ITALIA
Vienna 2 Ottobre 1760.
Voi sapete, caro gemello, quali siano le angustie di chi si trova nel procinto di far produrre una operazione teatrale. La Festa che vi mando dee comparire in iscena fra cinque giorni, onde considerate se ho tempo da respirare. Gradite la mia attenzione, e compatitemi se non rispondo a minuto alle vostre due lettere. Il nostro signor Carlani qui presente, che si fa molto onore, vi riverisce, ed io teneramente abbracciandovi sono al solito.
1169
AL CARDINALE CAMILLO PAOLUCCI - ROMA
Vienna 2 Ottobre 1760.
Con l'interposizione del mio Alcide al bivio, Festa teatrale da me scritta per le nozze del nostro arciduca, ardisco d'interrompere il mio lungo e rispettoso silenzio: e stimerò d'aver ritratto considerabil frutto di questa mia nuova fatica se mi avrà servito di fortunato pretesto per rinnovare all'Eccellenza Vostra la memoria della umilissima servitù mia, alla quale la mancanza d'esercizio non ha scemato punto di quella riverente sommissione e di quel profondo rispetto con cui sono stato e sarò sempre.
1170
AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 13 Ottobre 1760.
Si comincia a respirare dalle nostre faccende nuziali, e (benché duri ancora il tumulto) avendo io già pagato o bene o male il mio debito, posso con più tranquillità render conto a Vostra Eccellenza de' suoi raccomandati.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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