Laudon rimasto ne' contorni di Schwaidnitz mi dicono che non istà in ozio: ma io non so dirvi ancora che cosa voglia intraprendere. Il tumulto delle magnifiche nostre feste è finalmente terminato ed i forestieri incominciano a partire. Ieri il principe Ruspoli ebbe solennemente il Tosone, e temo che ci lascerà ben presto. Perderemo con dispiacere la signora principessa sua consorte che fa onore alla nazione, Addio.
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A VITTORIA FLORIO DI VALVASONE DI MANIAGO - UDINE
Vienna 24 Ottobre 1760.
Non si meravigli V. S. illustrissima dell'ardire con cui mi avventuro ad indirizzarle una mia lettera. Ho valide e lodevoli cagioni che lo giustificano. Servitore da tanti anni, ammiratore ed amico dell'amabile quanto stimabile signor conte Florio di cui fa ella così grande, così degna e così cara parte, credo bastantemente autorizzata l'ambizione che mi sollecita a rapir qualche occasione che protegga appresso di V. S. illustrissima il primo riverente tributo del mio rispetto. L'ho finalmente trovato efficacissimo nel dovere di congratularmi seco, siccome faccio, della piena ed universal giustizia che tutta questa città e questa imperial Corte ha resa alle qualità, al contegno, al costume ed ai colti e distinti talenti del signor conte suddletto, e specialmente delle parziali e clementi espressioni con le quali l'augustissima nostra sovrana ha palesate ed agli altri ed a lui medesimo, e la gratitudine e la stima di cui l'onora. Io, superbo di una così illustre approvazione del mio giudizio (e perciò più coraggioso di quello che dovrei), in così favorevole circostanza mi credo permessa la libertà di farle dono della mia Festa teatrale che sotto gli auspicii dell'amabile portatore non dispera il di lei gradimento.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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