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      Ho già letto con incredibile piacere ed avidità, e rileggerò diligentemente più volte, il poema trasmessomi, di cui la supplico di congratularsi a mio nome col degnissimo autore che ha saputo far germogliare i più bei fiori di Parnaso fin sulle porte dell'Erebo. L'ordine, la dottrina e lo stile fanno onore alle Muse italiane. Ma l'ingegnoso artifizio col quale egli cambia in amena e ridente materia tetra di sua natura e scabrosa, è una specie d'invidiabil magia a pochissimi degli antichi non che de' moderni poeti dal padre Apollo comunicata.
      Perch'io non abbia di nuovo a temere di perdere i vantaggi dell'interrotta prescrizione, non aspetti, la supplico, un altro così lungo periodo d'anni per onorarmi de' venerati suoi comandi, de' quali impazientemente desideroso, pieno di rispetto e di stima mi confermo.
     
     
     
      1179
     
      A GIUSEPPE ROSSI - NAPOLI
     
      Vienna 29 Dicembre 1760.
     
      Rispondendo alla gentilissima vostra del 9 del cadente protesto, amico carissimo, la mia giusta gratitudine alla costanza del vostro affetto del quale dovete promettervi con usura un invariabile contraccambio.
      So che a moltissimi (con somma mia mortificazione) è caduto in mente che il nostro gran maresciallo Daun potesse esser l'oggetto di qualche istruzione di Fronimo nel mio Alcide al bivio, e che io fossi stato così temerario di averlo in vista. Pensiero che fa grandissimo torto al nostro eroe, a me, ed a chi non lo scaccia dalla sua mente come tentazione diabolica. Nessun meglio di voi sa come io penso di lui, e son persuaso che senza qualche cieca passione non si possa pensare altrimenti.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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