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      Onde voi mi farete passar per un ciarlatano, con quel vostro Gravina qui erat circa deambulans. Qual necessità vi stringe a scendere alla particolarità del luogo dove il maestro m'intese? In somma, se questa fatica vi occupa piacevolmente, divertitevi. Ma in quanto a publicarla vi ho grandissime difficoltà e non so come non le abbiate ancor voi. Ditemi in risposta il nome e qualche circostanza dell'autor del sonetto di Castore e Polluce che qui è universalmente applaudito all'eccesso. Addio.
     
     
     
      1188
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 9 Febbraio 1761.
     
      Nuovo motivo per me di tenerezza verso il caro gemello è l'occasione ch'egli somministra all'Eccellenza Vostra d'onorarmi con una sua lettera in cui mi consolano i continuati argomenti della sua generosa parzialità, non solo a favor della mia, ma altresì della persona d'un amico ch'io amo al par di me stesso. Ma come non v'è dolce nella vita che non sia misto d'amaro, l'impertinente flussione di cui sento che l'Eccellenza Vostra si lagna divide importunamente le mie riflessioni fra il rammarico ed il piacere. Spero che la prudente cura ch'ella avrà avuta di se stessa, e la discretezza della stagione, che anche a noi altri Lapponi dà già speranza d'intiepidire, avran liberata l'Eccellenza Vostra dal suo carcere domestico: e sono impaziente di sentir verificate le mie speranze.
      Io scaccio come tentazione diabolica l'idea del piacere che proverei nel trovarmi terzo nelle confabulazioni dell'Eccellenza Vostra col caro amico.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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