Vi abbraccio con la germana e col modesto Cariste e sono come sempre.
     
     
     
      1209
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 1 Giugno 1761.
     
      Dall'annessa risposta al nostro veneratissimo protagonista raccoglierà Vostra Eccellenza la premura mia nel corrispondere con diligenza ed esattezza all'onore che ricevo de' suoi comandi: onde non mi dilungo in questa sulla materia medesima. La prego bensì istantemente d'avvertire o di fare avvertire il signor principe suo figliuolo di non nominarmi affatto nel caso che si faccia scrivere qui al nostro Nunzio o ad altro personaggio sul discorso affare. Essendo egli mio amico si dorrebbe con apparente ragione ch'io mi fossi tenuto seco nascosto: ed io non potrei dirgli le ragioni che hanno resa necessaria questa mia condotta.
      Son consolatissimo de' progressi di salute del mio caro gemello, che abbraccio teneramente, sperando ch'egli mi conservi sempre intatto nell'animo quell'invidiabil luogo che mi ha assegnato da tanti anni. Al bravissimo signor Raff mille complimenti a mio nome.
      Quello ch'io le scrissi del suo amico poeta anonimo è vero sentimento, e non corte ch'io faccia a Vostra Eccellenza. Le assicuro che lo stile è bello, poetico e soprattutto assai giudizioso: qualità poco comune. Mi continui Vostra Eccellenza l'onore dell'antica sua invidiabile propensione, in contraccambio dell'invariabile rispetto con cui sono.
     
     
     
      1210
     
      A GIUSEPPE LAZZARINI - ASCOLI
     
      Vienna 1 Giugno 1761.
     
      Sensibilissimo alla gentile parzialità che V. S. illustrissima protesta verso di me e degli scritti miei, e grato al cortese dono che si è compiaciuta farmi de' suoi, le avrei più sollecitamente palesati i sentimenti della giusta mia riconoscenza, se non avessi creduto necessario qualche intervallo fra le replicate letture de' suoi componimenti, per non formarne un giudizio tumultuario ed incerto.