Or che posso con la tal prevenzion congratularmi seco di buona fede della fecondità e della coltura del suo talento, e che dai fiori ch'ella mi mostra posso presagire i frutti che produrrà in sua stagione un così felice terreno, adempio un tal debito con quel piacere che universalmente producono gli atti di giustizia e di dovuta corrispondenza. L'essersi ella prevaluta d'alcuna delle mie espressioni è prova indubitata di stima, onde io gliene sono gratissimo. E difficilmente si smarrirà nel suo viaggio chi non isdegnerà di calcar qualche traccia de' precursori.
      Le auguro buon vento nel mar drammatico in cui ella s'ingolfa. Io dopo tante navigazioni lo temo ancora. È più tempestoso di quello che mostra, e non si conosce dal lido. Metta in attività il mio desiderio di servirla; e mi creda con la dovuta perfettissima stima.
     
     
     
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      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 13 Giugno 1761.
     
      Ieri son giunti felicemente in questa Dominante e la cara metà e l'amabile rampollo: il primo pieno ancora di vivacità giovanile ed il secondo già di buon'ora provveduto d'un contegno maturo: e quello che più mi piace, entrambi in perfettissima salute. Son corso ad abbracciarli tante volte quante ho sperato che la loro pazienza potesse perdonare alla mia sincera amicizia. Ho già notizie questa mattina che il soggiorno di Vienna non ha punto pregiudicato ai loro riposi notturni. Ci vedremo innanzi pranzo, ci vedrem questa sera: ed io mi approfitterò di così sensibile piacere a proporzione dell'impazienza con la quale l'ho desiderato.