Sarebbe in ogni parte compiuto se la mia riveritissima signora contessina fosse testimonio presente del mio contento, e s'io non sentissi la mia perfetta inefficacia ad esser loro in qualche parte o comodo o giovevole.
Bench'io non possa dubitare delle notizie canoniche che avrete da loro medesimi dell'arrivo ch'io vi accenno, ho creduto che non ne ve dispiaccia una conferma di mia mano: onde a dispetto d'una folla d'Antonii e d'Antonie che oggi si celebrano con nostro incomodo, e di una quantità di lettere che m'inaridiscono tutti i fluidi, non ho saputo trascurar di affastellar queste poche righe con le proteste di quel costante rispetto con cui sono.
P. S. In questo momento, parte da me il mio caro tenente maresciallo con un'aria vegeta e florida che consola. Il Ciel lo benedica e conservi.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 22 Giugno 1761.
Nel tragico accidente che mi raccontate nella ultima vostra del 6 del corrente ho compatite sommamente le povere tre sorelle sacrificate, il nostro cardinal Paolucci, che non può essere stato insensibile allo enorme delitto d'un suo domestico, e non ho lasciato d'aver qualche specie di compassione per lo stesso reo, che per sormontare a questo segno tutti i ritegni dell'umanità convien che abbia sofferto qualche disordine nell'economia del cervello e nelle operazioni del raziocinio. Almeno io non so come rendere altrimenti verisimile il caso, non trovando nel vostro racconto motivi né di vendetta né di lucro né d'altra passione, violenti abbastanza per sovvertire tutte l'idee d'una mente non del tutto disordinata.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Antonii Antonie Ciel Giugno Paolucci
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