Il principe Enrico ha mandato tutto il cannon grosso a Magdeburgo, forse per esser leggero nella marcia che medita per la Silesia, già circondata da' Russi. Daun l'osserva e manda rinforzi a Laudon, che a quest'ora comanda una ben numerosa armata. Insomma il nuvolo è pregno ed è nero: e pare ormai impossibile che possa dileguarsi senza ruine.
Il general Tottleben, gentiluomo sassone al servizio di Russia, si è scoperto corrispondente del re di Prussia ed è in ferri. Voglia Dio che sia solo. Addio. V'abbraccio con la germana e sono.
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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 18 Luglio 1761.
Le scuse della vostra pigrizia, riverita signora contessina, hanno preceduto la gentilissima vostra lettera del 10 del corrente. Il mio caro signor tenente maresciallo non mi ha lasciato ignorare i pranzi, le cene, i balli e le altre distrazioni nuziali che vi hanno tenuta e tuttavia vi tengono in agitazione fra i vortici di Venere e d'Imeneo. Io non ardirei accusarvi di negligenza, sapendovi canonicamente occupata in così solenni doveri, tanto propri del bel sesso, che non so se il giusto desiderio di non sospirar così lungo tempo le vostre risposte giustifichi abbastanza i voti che internamente io vado facendo di sentirvi sempre libera da tali impacci.
Non so a qual proposito vi studiate d'imbarcarmi nella rancida questione della precedenza de' due sessi. Su questa materia v'è da parlare sino al dì del giudizio per l'una e per l'altra parte: e senza mai venirne a capo. Ma in poche parole la cosa si riduce a questa breve conclusione: che e le donne e gli uomini sono egualmente perfetti nel genere loro fin tanto che l'impiegano a quegli usi a' quali la natura, o per meglio dire la Providenza, gli ha destinati: e che imperfettissimi all'incontro divengono quando usurpano i dritti dell'altro e l'impiegano ad uffici non suoi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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