Pagina (1421/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si fermò in un campo assai vantaggioso verso Reichenbach. Laudon non si mosse, ma rinforzò solamente i corpi che guardano gli ingressi in Boemia. Il re marciò di nuovo il 28 dal nuovo suo campo incamminandosi alla volta di Neiss. Allora Laudon cominciò a seguitarlo con tutta l'armata lasciando nell'antico suo campo vicino a Schwaidnitz venti soli battaglioni. Il re fece alto verso Münsterberg, e Laudon a vista di lui. Ma la sera del 30 abbandonò tacitamente l'armata e corse solo al picciolo corpo che avea lasciato nelle vicinanze di Schwaidnitz. Passata la mezzanotte fece dare un generale assalto alla piazza: alle quattro della mattina l'avea presa a discrezione. E molto di buon'ora era di nuovo in faccia al re alla testa della grande armata. Questo si chiama saper di scherma. Avanti ieri dopo il mezzo dì giunse in Vienna il tenente colonnello De Vins con questa inaspettata novella. Disse che hanno trovato nella piazza una strepitosa artiglieria, 3.000 uomini di guarnigione comandati dal generale Sastrow, che ci sarà costata l'impresa intorno a 600 uomini, 300 de' quali sono saltati in aria in compagnia di altrettanti Prussiani per un magazzino di polvere che ha scoppiato, non si sa se per caso o per fanatismo di qualche eroe protestante. Vedete come la Providenza si ride de' nostri raziocini. Alla congiunzione de' Russi abbiam creduto oppresso il re. Alla partenza di quelli la campagna finita: e ci troviamo con la presa di Schwaidnitz intatta, il re indebolito, noi intieri, e tutto ciò senza puntelli stranieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Reichenbach Boemia Neiss Laudon Schwaidnitz Münsterberg Laudon Schwaidnitz Vienna De Vins Sastrow Prussiani Providenza Russi Schwaidnitz