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      È vero che ogni giorno regolarmente ho sue nuove mercé la somma attenzione di monsignor Perlas che quotidianamente manda il suo ussaro a ricercarne: ma io m'era lusingato d'incontrarlo spessissimo almeno al mezzo dì in casa Figuerola: e pure una sol volta mi è riuscito d'abbracciarlo all'ora del pranzo ed un'altra la sera. Per verità, a tenore del poco ch'io son informato del regolamento di quella Accademia, le maggiori speranze del profitto son fondate sulla buona inclinazione dell'accademico. Il giovane per altro è già in età per la quale il pedagogo o non basta o non bisogna: onde convien sperar bene e tranquillizzarsi: perché produce i medesimi inconvenienti la soverchia che la poca cura.
      Non parlo,di nuove, perché son rancide e perché il foglio finisce. Rallegriamoci che la campagna ha prodotto più di quello che prometteva. Io sono intanto col solito rispetto.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 14 Dicembre 1761.
     
      Oh che demonio di freddo! Quest'anno vogliono farsi veramente onore i sette gelidi Trioni. Sono già settimane che i vetri delle mie fenestre son canditi di Genova, che i carri più pesanti passano sicuri sul solido Danubio, e che noi sotto la protezione delle nostre stufe roventi andiamo a gran pena mantenendo la circolazione del sangue. Non mi meraviglio che non sian giunte le lettere di Roma: sa Dio dove saranno rimaste agghiacciate. Figuratevi qual prorito possa aver io di far ora gli occhi dolci alle Muse che oggimai non mi solleticano nel sollione. Spero che costì voi siate esenti da questo taccolo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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