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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 25 Gennaio 1762.
Rispondo alla vostra dei 2 del cadente, perché quella che ieri dovrebbe esser giunta, secondo il lodevole costume di quest'anno, è ancora ne' vortici cartesiani. Al mio caro e venerato marchese Teodoli rinnovate, sempre che vi cada in acconcio, la memoria del mio tenero e costante rispetto. Al degnissimo monsignor Piccolomini, dite che io esulto ne' concordi applausi che risuonano fin sul nostro Danubio del suo con pubblica lode encomiato governo. Ditegli che i miei voti, le mie speranze ed i miei presagi nutriscono la mia immaginazione di luminosi eventi futuri. Di ritorno dal mio viaggio di Parnaso forse meriterò con una lettera un onorato posto fra la numerosa schiera de' suoi seccatori. Assicuratelo intanto per modum provisionis che la vicinanza de' gelidi Trioni e la separazione di tanti anni non hanno punto in me intiepidita o scemata la rispettosa giustizia ch'io rendo alle grandi ed invidiabili qualità delle quali egli è debitore e alla natura e a se stesso.
Alla notizia, che non potete ignorare, della morte della czarina, aggiungono l'altra assai recente, che ieri giunse da Pietroburgo a questa Corte corriere con due lettere di proprio pugno del nuovo czar all'imperatore' ed imperatrice, nelle quali si conferma l'alleanza e gl'impegni contratti da quella defunta sovrana con la Corte austriaca in tutte le più minute circostanze.
P. S. Il maresciallo Serbelloni rinforzato da un corpo di Austriaci medita di scacciare i Prussiani che sono a Lipsia ed Althenburg.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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