Ho fatto parte ed in casa Figuerola, ed al signor conte di Canale e ad altri idonei giudici, della bell'ode di V. S. illustrissima. Tutti ne sono incantati ed io ho il piacere di veder confermato solennemente il mio giudizio. Le minute relazioni che a forza d'importunarlo io mi son procurate dal nostro padre Riva intorno alle adorabili qualità della valorosissima dama sua consorte, mi fanno insuperbire della giusta proporzione in cui, a riguardo di lei, si trovava già il mio rispetto. La supplico di farglielo presente, non meno che al veneratissimo signor primicerio suo fratello ed a se stessa: permettendomi ch'io continui a protestarmi.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 1 Marzo 1762.
La tragedia di casa d'Aste che mi descrivete nella vostra dei 13 del caduto è veramente lagrimevole, ma non si può perdonare a' direttori dello spettacolo l'enorme trascuraggine, crassa a segno che secondo i Dottori quasi aequiparatur dolo. Qui se n'è parlato moltissimo, e da tutti in questa sentenza; onde i poveri signori, che volevano divertire il pubblico a proprie spese, hanno, come si suol dire, il male, il malanno e l'uscio addosso.
Avanti ieri sera giunse un corriere di Pietroburgo. Vi fu una piccola Conferenza in Corte. Non si traspira ancora cosa alcuna: ma ognuno a seconda del suo genio o del suo temperamento immagina o guai o felicità. Il termometro di questo ambiente politico, quando regna il silenzio, son le fisonomie di coloro che sono al timone della barca; e queste (per quanto può scoprire la mia pratica) fin ora indicano serenità.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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