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      Non mancano malinconici che la considerano preliminare di neutralità, e maligni che la vogliono presagio d'inimicizia; io per ipotesi irragionevole, ingiusta ed impossibile, considerandomi nel peggior caso, credo che i presuntivi danni futuri sarebbero in equilibrio coi vantaggi passati. Addio. Abbracciate la sorella, e credetemi.
     
     
     
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      A PLACIDO BORDONI - VENEZIA
     
      Vienna 19 Marzo 1762.
     
      Unita al primo e secondo volume della nuova edizione delle commedie del nostro ammirabile signor Goldoni ricevei due giorni sono da questa dogana una leggiadra lettera in versi da V. S. illustrissima a lui diretta, ed i comandi insieme di cui ella mi onora. Mi congratulo in primo luogo seco del molto viaggio ch'ella ha fatto verso le cime del Parnaso, da quel tempo che si compiacque comunicarmi i primi saggi de' suoi studi poetici: e son superbo che vadano così sollecitamente avverandosi i presagi ch'io feci allora de' suoi sicuri e luminosi progressi. L'obbligante desiderio poi ch'ella mostra di pochi versi miei per la proposta edizione sarebbe efficacemente secondato e dal mio genio e dalla mia riconoscenza e dalla vanità di trovarmi in così scelta ed illustre compagnia. Ma io sono, gentilissimo signor Bordoni, nella dura circostanza di non potere in questo compiacere a me stesso senza offendere villanamente un numero assai considerabile di persone molto venerabili per grado e per qualità, ed alle quali (per poter bastare ai doveri del mio impiego) ho dovuto ormai per il corso di trentatré anni negare questa specie d'ubbidienza.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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