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      La parte a Vostra Eccellenza contraria sente senza fallo questa verità, ed io non sono solamente del suo partito, ma me ne congratulo seco, ed invidio chi ha il merito e la sorte di farle desiderare un raddoppiamento di sensibilità.
      Ma i miei malanni dramatici mi strascinano altrove: gradisca Vostra Eccellenza la mia ubbidienza in tanto tumulto, e non si meravigli ch'io abbia passato così leggiermente un soggetto che meritava un trattato. Ella supplirà alla mia aridità, e continuerà come spero a permettermi che col solito rispetto io mi dica.
     
     
     
      1255
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 26 Aprile 1762.
     
      A dispetto delle angustie tumultuose che mi opprimono per incamminare il mio nuovo dramma che dee comparir dimani sulla scena, non essendovi ancora alcuna delle necessarie circostanze ridotte almeno a segno mediocre, non mi scordo di Vostra Eccellenza. Eccole la mia Clelia, alla quale ho detto che brutta o bella non dubiti d'un parziale accoglimento, atteso l'impegno d'una così dichiarata protettrice come sempre è stata l'Eccellenza Vostra di qualunque mia letteraria fatica. Gradisca la rispettosa attenzione, e permetta ch'io mi confermi.
     
     
     
      1256
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 27 Aprile 1762.
     
      Questa sera anderà in scena la mia Clelia, che ho nuovamente partorita per doglia di corpo: onde si sta in orribili confusioni perché, secondo il solito, niente è pronto. A dispetto di tante angustie e tumulti io non mi scordo del mio caro mostro marino, il quale barbaramente si è scordato di me.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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