Qui non sappiamo se le agitazioni domestiche lascino libero il corso alle ottime disposizioni della nuova czarina a favor nostro. Lo saprà forse la Corte, ma, essendo questa tutta in Moravia, Vienna per tutto questo mese è provincia, e riceve tardi le nuove. Addio. Vi abbraccio con la sorella, e sono.
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A MATTIA VERAZI - MANNHEIM
Vienna 19 Agosto 1762.
Il manoscritto della sua felicemente terminata Sofonisba mi ha colto in tal circostanza che mi son trovato assalito da un interno sentimento d'invidia. Un nuovo e non leggiero comando della augustissima mia sovrana, che mi obbliga ad intraprendere un altro viaggio in Parnaso, mi fa rammaricar di non esser quello che l'ha già lodevolmente compito. Io me ne congratulo con V. S. illustrissima e le auguro quegli applausi e quelle ricompense che meritano i suoi talenti. Io ho letto avidamente il suo dramma, a dispetto della violenta ed inquieta situazione in cui sempre mi trovo quando si tratti di ridursi a scegliere il segno a cui debba dirigersi la mia corsa: ma ne ho ritenuto il manoscritto per rileggerlo a mio bell'agio quando racquisterò qualche spazio di dominio sopra me stesso. Intanto le dirò che se la musica, gli attori e le decorazioni lo seconderanno, lo spettacolo ha di che muovere e trattener gli uditori. Vi sono molti tratti giudiziosi ch'io non ho tempo di rammentare, ma particolarmente nell'ultima, o per dir meglio nella penultima scena è una maestra finezza dell'arte il nuovo impulso che vince la natural repugnanza di Sofonisba a bere il veleno.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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