Io correndo mal mio grado le poste convien che sospenda ogni commercio non inevitabile: pure a dispetto delle mie poetiche premure non ho saputo differire intanto una breve risposta alla vostra lettera affinché almeno i vostri voti mi procurino un buon viaggio.
Che nuove volete mai ch'io vi dia? Che la signora imperatrice Caterina, dopo aver chiamato in faccia a tutta l'Europa il re di Prussia il peggiore de' nemici della Russia, gli rende improvvisamente la Prussia e la Pomerania, e ritira intieramente tutte le sue truppe! pur troppo voi lo sapete. Ignorate forse che si assedia Schwaidnitz, che si difende vigorosamente, che caderà se non è soccorso, e che questo se sta ancora in mente Dei? Tutto quello ch'io posso dirvene è che fino al 6 del corrente era ancor sano e salvo: il resto conviene starlo a vedere. Oh che dirà mai il mio caro signor tenente maresciallo di questi fenomeni? Abbracciatelo, vi prego, e riveritelo a mio nome, e ditegli che non perda il calor naturale a raddrizzar le gambe ai cani: sono ramarichi inutili al tutto e dannosi alla parte.
Il nostro bassà di Negroponte sta florido e vegeto come conviene ad un suo pari: Sua Eccellenza il conte della Puebla, che parte (a quel ch'ei mi dice) dimani, ve ne darà più esatte relazioni come testimonio di vista. Io lo invidio del piacere ch'egli avrà ben presto di cicalare a lungo con voi, tanto più ch'io non posso per ora farlo quanto vorrei né men per lettera. E pieno intanto della solita rispettosa inalterabile stima, mi dico.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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