Qui si tratta la pace e si prepara la guerra, ed è difficile l'indovinare il futuro. Conservatevi voi intanto, che teneramente abbraccio con la sorella, e credetemi de more.
1287
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 27 Dicembre 1762.
Le lettere di Roma non sono arrivate. Convien che le nevi abbiano chiuse le strade, onde senza bisogno di risposta vi scrivo unicamente perché non facciate almanacchi. La nostra Dannoia è perfettamente impietrita, e vi si passa sopra con cannoni da 24. Le mie fenestre son canditi di Genova, e si agghiaccian le parole appena uscite dalle labbra. Eppure noi altri buona gente usa a temprar ne' caldi alberghi il verno facciamo le fiche ai gelidi Trioni. Non so se voi potrete far lo stesso fra cotesti spiriti elevati, che han tanta compassione della nostra dabbenaggine. Addio. Non vi son nuove, e per non voltar foglio finisco co' soliti abbracci, e sono.
1288
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 30 Dicembre 1762.
Dunque il mio caro gemello mi conserva tuttavia nel suo bel cuore quell'invidiabil luogo che mi ha da tanto tempo destinato? So bene che, conoscendovi come io vi conosco, non potevo in verun modo dubitarne: ma sento che l'affettuosa e spontanea testimonianza che vi è piaciuto darmene nella carissima vostra del 12 del cadente solletica oltremodo e la mia gratitudine e la mia tenerezza: e mi fa compiacer di me stesso, che dal primo momento che vi conobbi vi giudicai qual vi trovo. Son sicuro che voi non giudicate diversamente di me; e della mia affettuosa sollecitudine intorno al vostro presente stato possono rendervi conto tutte le persone che di costà vengono a questa Corte: poiché capitandomi fra le mani sono condannate a sostenere da me un lungo e minuto esame sulle circostanze della salute e dell'umore del mio gemello.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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