Perché il vostro buon cuore mi fa sempre tremare: non ignorando io quanto ne abbiamo ne' tempi addietro indegnamente abusato. Siate cauto, caro amico, e quando avete trovato un uomo onesto tenetene gran conto, perché questa misera valle di lagrime in cui viviamo non ne produce in abbondanza.
Dio assista quel capo ostinato di Cetrulo. Io ho gran paura che vada cercando il male come i medici. Orsù, addio, caro gemello, perseverate nel vostro miglioramento. Uscite di convalescenza; e la perfetta salute dell'animo vostro conferirà moltissimo anche a quella del vostro fedelissimo gemello.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 4 Luglio 1763.
Alla vostra del 18 del caduto corrispondo con la notizia d'un terremoto che la vigilia di S. Pietro si è fatto replicatamente sentire in Vienna prima e dopo le ore cinque della mattina. Qui si è contentato di palesarsi ad alcuni, ma non già alla maggior parte, nella quale io mi trovo benché fossi desto e levato. Ma in Ungheria lungo il Danubio ha imperversato in molte città e ville e particolarmente in Komorren, dove son quasi del tutto rovinate le chiese, buona parte delle case, un bastione, l'alloggio del comandante, e per conseguenza storpiate e sotterrate molte persone, a segno che tutti gli abitanti illesi sono presentemente sotto le tende in campagna. - Non vorrei l'introduzione di questa moda straniera. - Per raddolcirvi questa funesta novità vi trascriverò a tergo di questa carta un superbo sonetto del conte Medin, che fece quello sopra il mio ritratto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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