Voi avete impinguata l'ultima vostra lettera con una lista d'enormi delitti costì commessi, che degradano l'umanità. Di questa infame merce non v'è penuria in alcun luogo, ed agli uomini che riflettono non mancano mai argomenti per umiliarsi.
Hobbes vuole che lo stato di natura sia bellum omnium contra omnes: ed il Segretario fiorentino pone per base de' suoi raziocini che l'uomo per natura è malvagio. Questi princìpi sono in sostanza fallaci, perché si trovano sensibilmente nell'uomo, non meno che quelli della malvagità, i sensi ancora delle virtù e dello scambievole amore. Ma sono così frequenti i frutti del seme peggiore, che bisogna un continuo diligentissimo esame per non lasciarsi contaminare e sedurre da cotesti velenosi maestri. Ma questa materia sarebbe vasta e seduttrice: onde per non allungar la lettera lascio alla vostra meditazione la cura di rimaneggiarla a suo bell'agio. Procuriam noi di continuare a coltivar i buoni e non i perversi semi, per passare senza rimorso i giorni che ci rimangono.
Conservatevi intanto con la germana. E credetemi de more.
1330
A MONSIEUR DELLA PEGNA - ROMA
Vienna 3 Ottobre 1763.
Mi è stata carissima l'affettuosa ed obbligante lettera che vi è piaciuto inviarmi, mio amabilissimo monsieur de la Pegna, come una prova della costante vostra e parziale amicizia, la quale apprezzo moltissimo perché (conoscendo il vostro bel cuore) non posso dubitare della sua sincerità. Mi sono compiaciuto della vostra collera contro la mia patria a cagione della mia lontananza, e nell'eccesso di quella ho trovata la misura dell'amor vostro per me: che non può essere mediocre bastando ad alterar l'esattezza del vostro in ogni altra cosa purgatissimo giudizio.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Segretario Ottobre Pegna
|