Voi potete immaginarvi s'io sospiri il ritorno del mio signor conte di Canale; ma guardatevi di parlargliene. Io, che ne conosco il cuore, mi figuro il contrasto ch'egli presentemente vi soffre, richiamato a Vienna da tanti pegni che vi ha lasciati e trattenuto a Torino dalla vicinanza d'un padrone che, con esempio ben poco comune, accoppia alla maestà di sovrano le cure di padre e d'amico.
Addio. Conservatevi con la vostra cara metà, cui farete i miei complimenti; e credetemi a qualunque prova.
1348
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 5 Dicembre 1763.
Rispondo con tre righe a tre vostre lettere del 16, del 19 e del 23 del caduto novembre rallegrandomi che andiate rimettendovi della vostra scossa, siccome voi mi accennate e mi conferma il degnissimo signor conte Garampi con una sua missiva in cui si vede aperto il suo bel cuore e la chiara e savia sua mente. Io non posso rispondergli oggi, perché la posta è giunta troppo tardi ed il tempo mi stringe, ma lo farò senza fallo nell'ordinario venturo.
Addio, abbiatevi cura e non vi negate per economia i sussidi necessari al vostro ristabilimento.
Vi abbraccio con la sirocchia e sono.
1349
A GIOVANNI AMBROGIO MIGLIAVACCA - DRESDA
Vienna 10 Dicembre 1763.
Dopo avere spedita mercoledì scorso la lettera in cui vi diedi contezza che il nostro povero Pasquini avea finito di penare, mi fu recata la carissima vostra del due del corrente con la pronta benefica e clementissima risoluzione di coteste R.R. ed E.E. A.A. a favore di lui. Ho con sentimento di rispettosa tenerezza venerata la generosa umanità di cotesti adorabili sovrani ed ho compianto l'ostinato tenore della fortuna, persecutrice del nostro povero raccomandato fino al segno di defraudarlo dell'ultima sua sensibilissima consolazione, che avrebbe provata nell'intender da me la spontanea pietosa cura che aveano ancora di lui gli antichi suoi R.R. padroni.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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