Ci penserò quando posso. Intanto conservatevi con la sirocchia che abbraccio in solidum con voi, e sono.
1361
AD ANTONIO GREPPI - MILANO
Vienna 30 Gennaio 1764.
La generosa parzialità di V. S. illustrissima supera di gran lunga la mia eloquenza ma non già la mia gratitudine, che non le cede d'ostinazione. Gli stracchini corrispondono alla delicata intelligenza del donatore, e l'altro formaggio (a quel che mostra la fisonomia) contrasterà loro la preferenza. Ma perché mai non sono io utile a qualche cosa? Procuri riveritissimo signor Greppi, di farmelo credere con alcun suo comando, in cui la mia prontezza supplisca al difetto della facoltà e la convinca della vera e rispettosa riconoscenza con cui sono.
1362
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 1 Febbraio 1764.
Passa come un lampo per queste nostre contrade il nostro amabile Petrillo dopo essere stato più che spettatore delle affollate, tragiche peripezie della povera Sassonia. Ei viene a respirar l'aria della bella Italia, e a passar tranquillamente il resto de' sinora agitati suoi giorni. S'egli mette in opera le savie massime filosofiche che presentemente professa, è ben degno d'invidia. Io non trascuro di rapir questa opportunità di abbracciar come posso il mio caro gemello: e (benché non ve ne sia bisogno) di fargli presente la mia tenerezza per lui, che non iscemerà mai finché la mia macchinetta non si scomponga del tutto. Desidero che la vostra si rinvigorisca di giorno in giorno, onde l'anima ancora comodamente alloggiata possa secondar quel genio ridente e festivo che vi ha adornato ne' vostri giorni sereni, e che rende leggieri i più gravi fastidi della vita.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Gennaio Greppi Febbraio Petrillo Sassonia Italia
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