Infelici quei vecchi che non hanno in gioventù provveduto a questi loro bisogni. Abbandonati dalla parte di noi che si logora, non sanno far uso dell'altra che ci distingue da' bruti, onde muoiono prima della loro dissoluzione.
Mi ha rallegrato la notizia della continuazione del letterario consesso del nostro degnissimo signor Teodoli, argomentando da questa il prospero stato della salute di lui. E sono superbo che il mio sorcetto oraziano lo diverta. Vedendolo di nuovo, ricordategli il mio vero rispetto. Addio. Abbracciate per me la germana, conservatevi, divertitevi saviamente come fate, riamatemi e credetemi.
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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 18 Febbraio 1764.
L'espressioni gentilissime a riguardo mio e modestissime a riguardo vostro, delle quali, riveritissima signora contessa, ridonda la cortesissima vostra lettera del 3 del corrente, esigerebbero in contraccambio una orazione panegirica per render giustizia al vostro e ridurre agli angusti suoi limiti naturali il merito mio; ma l'opera sarebbe troppo laboriosa per me e troppo noiosa per voi: onde a vantaggio d'entrambi restringo il molto che ci sarebbe da dire in due laconiche proteste, delle quali cade l'una sulla cognizione ch'io vanto di tutte le distinte qualità che vi adornano, e l'altra sul poco dritto ch'io trovo in me per accettare il titolo di vostro creditore che voi generosamente mi attribuite: poiché quanto mai io posso aver detto, scritto o pensato a vostro riguardo, tutto è nell'ordine di quei doveri che fan vergogna trascurati ma non danno lode adempiti.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Teodoli Febbraio
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