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      In questo decreto della Providenza trovano un giusto fondamento le mie speranze che vorrà essa conservar lungamente in V. S. illustrissima e reverendissima un degno esecutore de' suoi benefici disegni. Doni V. S. illustrissima e reverendissima alla soprabbondanza del mio contento questo affettuoso e sincero sfogo che s'accorda perfettamente con la stima, con la venerazione e col rispetto con cui sono e sarò sempre.
     
     
     
      1372
     
      A GIAMBATTISTA MARTINI - BOLOGNA
     
      Vienna 14 Marzo 1764.
     
      Dalle mani del degnissimo signor abate Preti, portatore della presente, passarono ieri sul mio cembalo i duetti magistrali di cui V. S. reverendissima si è compiaciuta di farmi dono. La giovane nostra compositrice gli eseguì tutti ad uno ad uno assistita da un'altra voce. E abbiam concluso che serviranno questi per lungo tempo di scuola a lei e di piacere a me, siccome sono al presente argomento di ammirazione. Io le sono gratissimo e del dono e della predilezione che ha mostrata per le mie rime. Sospiro le occasioni di ubbidirla, e sono intanto con la più sincera e perfetta stima.
     
     
     
      1373
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 19 Marzo 1764.
     
      Unicamente perché voi non rimaniate senza mia lettera, accuso la vostra del 3 del corrente: per altro sono oggi occupatissimo in nihil agendo per la festa di S. Giuseppe, nome che ci obbliga ad uffici arciseccantissimi verso i molti che qui lo portano, per i miei gravissimi peccati.
      Ho riso sul minuto ragguaglio della vostra domestica economia. Senza un castigo evidente di Dio non mancherà il bisognevole, purché non misuriamo i nostri bisogni con gl'inutili desideri.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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