Questa lettera non ha altro oggetto che quello d'annunciarvi la ricevuta della vostra del 26 del caduto e di evitar l'esempio d'un ordinario trascurato. Per altro io sto come stavo, faccio quel che facevo e sono come sono stato e come sarò perpetuamente.
1391
AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 18 Giugno 1764.
Dal degnissimo signor duca di Termoli mi fu consegnato giorni sono in proprie mani un veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza dato di Napoli il dì 12 dello scorso maggio. L'invidiabil vantaggio che si è degnata l'Eccellenza Vostra di procurarmi nell'acquisto della nuova padronanza di così distinto e compito cavaliere è un solito tratto dell'antica sua generosa parzialità che non è mai stanca di favorirmi. Ho avuto col suddetto signore un assai prolisso, ma per me troppo breve colloquio, di cui l'Eccellenza Vostra è stata l'unico argomento: e le mie interrogazioni non so se sian rimaste ne' limiti della dovuta cura di non abusare indiscretamente della compiacenza altrui.
Ho procurato ma inutilmente di replicarmene il piacere cercando il signor duca suddetto nel giardino del ministro di Napoli con cui egli alloggia: ed oggi il tenterò di bel nuovo. Sento che la minaccia dell'imminente cambiamento d'aria lo sproni a sollecita partenza: onde i suoi momenti sono affollatamente tutti impiegati in un milione d'indispensabili convenienze ed in varie corse per vedere almeno le cose più considerabili del paese, che, trascurate, farebbero torto all'accuratezza di così illuminato cavaliere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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