Grida agli atterriti soldati che s'arrestino e procura di risvegliare il lor valore con lo stimolo dell'ingiuria, trattandoli da vili: Fermatevi, codardi. Tenta di ravvivare in essi i sentimenti di magnanimitą, di costanza, ricordando loro che si compra a troppo caro prezzo la vita col vituperio d'una vergognosa fuga. Ah! con la fuga Mal si compra una vita. I guerrieri spaventati continuano a fuggire, e non l'ascoltano. Allora Poro perde la speranza d'arrestarli; e rivolto non pił ai soli fuggitivi, ma a se medesimo, quasi in tuono di rimproverare se stesso dice: con chi parlo io? come posso pretendere che gente occupata dallo spavento sia capace d'ascoltarmi, e di ricordarsi le leggi dell'ubbidienza e del dovere? A chi ragiono? Non ha legge il timor. Da tutto l'esposto comprenderą abbastanza V. S. illustrissima che l'attore che rappresenta la parte di Poro non dee dire le parole a chi ragiono? verso i soldati fuggitivi, ma a se medesimo, o (per licenza attuale) verso gli spettatori, e mai in tuono imperioso, ma piuttosto d'uomo che condanna se stesso d'aver fatto un tentativo inutile.
Sono intanto gratissimo alla fortunata contesa che mi ha procurato l'onore de' suoi comandi, e mi auguro che la mia pronta ubbidienza meriti la continuazione della sua propensione, della quale rendendole nuovamente ossequiosissime grazie, riverentemente mi dico.
1393
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 2 Luglio 1764.
La presente che risponde alla vostra del 14 del caduto vi troverą senza dubbio reduce alle sponde trionfali del Tevere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Fermatevi Mal Poro Poro Luglio Tevere
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