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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 4 Luglio 1764.
Insomma o per dritto o per traverso, mia riverita signora contessa, voi volete sempre aver ragione anche a dispetto dell'evidenza che vi condanna. Fate benissimo a sostenere i dritti del bel sesso, che si trova nel possesso immemorabile di non contar mai nella categoria del ragionevole se non quello che seconda i suoi estri momentanei, e con la facoltà di cambiar decisione come si cambia frequentemente scena nella sua vivace fecondissima fantasia. Questo è privilegio invidiabile: ed io lo rispetto come l'ha purtroppo con suo e nostro danno rispettato il primo padre de' viventi, e tanti altri fino a' dì nostri dopo di lui. Onde mi ristringo a pregarvi modestamente di abusarne con discrezione: se pure, quest'ultimo termine non offende temerariamente qualche altro privilegio della più bella metà de' mortali. Io ho fatto, gentilissima signora contessa, una considerabile provisione di pazienza per sostenere i miei abituali cancherini: la ragione, la filosofia e la necessità mi hanno fedelmente secondato: ma talvolta questi imperversano di modo che la mia provisione non istà più in equilibrio con loro: ed allora è difficile di conservar né pure l'apparenza esteriore d'una falsa tranquillità. Tutto quello che si può fare in tali angustie è il risparmiare agli amici innocenti la pena che non han meritata della comunicazione de' miei malanni. E tanto più è ragionevole di farlo con quelle persone, dell'interesse delle quali a favor nostro è meno permesso di dubitare.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Luglio
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