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      Intanto vi scrivo in fretta la presente per pregarvi di mandar subito a Saluzzo al signor Silvio Balbi l'esemplare dell'Egeria che avete ritenuto per cotesta stamperia regia. Questo esemplare era destinato al suddetto signor Balbis, che gliene ho dato parte per lettera, ed il signor conte di Canale per dimenticanza avrà trascurato di mettervi sopra il nome, siccome eravamo d'accordo. La stamperia potrà (quando ne abbisogni) averne e da me e d'altronde altro esemplare. Addio, caro amico. Non posso dilungarmi. Continuate a riamarmi e credetemi.
     
     
     
      1400
     
      A CARLO VALENTI - MANTOVA
     
      Vienna 21 Luglio 1764.
     
      Il leggiadro felicissimo componimento della vostra ammirabile compastorella Corilla, di cui da tante parti sento replicar concordemente gli elogi, ha riscossi da me quei giusti applausi che non possono essere negati a così raro merito senza taccia d'insensibilità: onde non mi resta in questa occasione il contento di accreditar con l'Eccellenza Vostra l'ubbidienza mia, avendo prevenuti già da gran tempo i rispettati ordini suoi. Mi compiaccio per altro della spontanea somiglianza del mio giudizio con quello d'un cavaliere così illuminato, e questo mi renderà più sicuro ed ardito ne' miei panegirici, ne' quali poteva io fin'ora dubitar che avesse qualche parte il naturale amor di me stesso, allucinato dalla seduttrice lode in cui mi trovo rammentato nell'esaltato poetico componimento. Eserciti dunque l'Eccellenza Vostra in altro l'antico suo dritto di comandarmi: e mi creda sempre con stima eguale al rispetto.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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