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      Non saprei quale originale avesse mai potuto proporsi più confacente al suo stato, più utile a' fedeli e più dovizioso di tutti i tesori di Parnaso, che il nostro gran evangelista profeta. Le auguro una felice navigazione, ed attendendola con impazienza di ritorno dal suo glorioso viaggio, pieno di vera stima e di sincera riconoscenza mi protesto
     
     
     
      1408
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 3 Novembre 1764.
     
      Non mi crediate, adorato gemello, sommerso nell'onda di Lete: sono ancor fra' viventi, ma non son io. La mia clementissima padrona ha troppo buona opinione delle mie tarpate ali poetiche, che impiega ormai oltre le forze del suo rauco ed annoso cigno. È vero che i sovrani suoi oracoli mi vengono sempre con le materne umanissime condizioni "se egli può - se egli vuole": ma voi sapete per prova qual valore abbiano queste frasi fra le labbra de' numi. A dispetto per altro delle mie occupazioni io defraudo qualche momento a quelle cicale delle Muse per impiegarlo ad abbracciare almeno alla sfuggita il mio caro gemello, ed interrompere il nostro silenzio tanto che non possa diventar prescrizione.
      Augurate, vi prego, a nome mio florido vigore e numerose prosperità agli amici sposi ed alle loro compagne. Non vi stancate di riamarmi, imploratemi dal Cielo pazienza, e credetemi sino alla consumazione de' secoli.
     
     
     
      1409
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 12 Novembre 1764.
     
      Finalmente giovedì scorso è piaciuto a questo signor ministro delle poste di darmi una vostra lettera del 26 dello scorso ottobre, che mi era dovuta otto giorni innanzi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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