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      Ma non andiamo troppo arzigogolando sulle disposizioni della Providenza: ella mi ha destinato a trottar per questa via: pieghiamo la fronte e tiriamo innanzi. Dopo la mia prima omilia, voi mi scriveste che avreste esatti dal signor Belloni i noti cento scudi. Io mandai subito a questo banchiere l'equivalente, cioè fiorini 213 e venti quarantani. Mi fece rispondere che non erano stati pagati ancora in Roma. Ho replicato ogni settimana la missione ed ho sempre ricevuta la medesima risposta. Finalmente in questa ultima mi dite voi stesso non avergli esatti, e voler far prova di poter astenervene. Vi prego a non fare eroismi fuori di tempo, perché questo debito eventuale mi diventa insoffribile, essendo riuscito inutile al mio primo disegno. Esigete e fate dell'esatto il miglior uso che sapete. Io non posso soffrire incertezze e sospensioni.
      Addio: vi abbraccio con la sorella e sono.
     
     
     
      1423
     
      A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
     
      Vienna 6 Maggio 1765.
     
      Mi ha dolcemente sorpreso il cortese foglio di V. S. illustrissima de' 14 dello scorso aprile, come mallevadore della sua buona salute, della quale mi aveva posto in qualche dubbio il suo silenzio, mercé di cui ignoro ancora se ella abbia ricevuto la mia Egeria che io ebbi gran cura d'inviarle per mezzo di questi signori Richard. Questi mi assicurano che dai loro corrispondenti ne hanno esatto conto, e che non può non essere andata al suo destino. Se mai ciò non ostante fosse occorso qualche sbaglio, io cercherò di rinvenirne un esemplare, che non sarà facile, e glielo invierò ad un suo cenno.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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