S'io potessi allungare a mia voglia questa ormai non più lettera ma cicalata, giungerei forse a disseccar perfettamente tutt'i vostri umori peccanti; ma incominciano i miei viaggi a Schönbrunn dove dovrò correre ogni giorno, anche a dispetto della canicola, sino al ritorno della Corte per assister ivi alle pruove delle nostre auguste rappresentanti, che per mia buona sorte credono aver bisogno della mia direzione. Onde vedete ch'io non corro rischio d'esser contaminato dal padre di tutt'i vizi. Addio: non vi stancate di riamarmi, e credetemi sempre con la più invincibile ostinazione.
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A VALERIO ANGELIERI ALTICOZZI - FIRENZE
Vienna 1 Agosto 1765.
Negl'affettuosi e vivi trasporti di gradimento, de' quali scintilla la cortese replica di V. S. illustrissima alla mia risposta, in cui non feci che render giustizia a' suoi felici talenti, si conosce assai chiaro di quale ardor poetico abbia fornito il suo ingegno la parziale natura. Io so per prova di quanto cotesto poetico ardore ingrandisca gli oggetti nella mente di chi n'è invaso: e con questa considerazione tempero la vanità che vorrebbe pure inspirarmi l'eccesso delle sue gentili espressioni. Ma geloso nel tempo stesso dell'amor suo, prego il nostro buon padre Apollo che sia sempre pronto a riscaldarla tutte le volte ch'ella si ricorda di me.
Io sono affatto straniero nella provincia abitata da Eupoli, Archiloco e Cratino; pure ne' pungenti e festivi sonetti che a lei è piaciuto comunicarmi, veggo quai preziosi frutti vi si producano, e lodo tanto più ed ammiro la sua generosa risoluzione nella sua prima lettera accennatami di sacrificare alla pace dell'umana società cotesta specie d'alloro, di cui potrebbe con tanta facilità coronarsi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Schönbrunn Corte Agosto Apollo Eupoli Archiloco Cratino
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