Per verità egli ha bisogno di molta religione e di molta filosofia per non lasciarsi opprimere dai continui insulti della fortuna.
Monsignor Perlas e tutta la notturna comitiva le fanno riverenza e le rendono grazie della cortese memoria; ma particolarmente la signora contessa padrona di casa la sfida ad una partita di tressette. E per non defraudarle i momenti che ora restano costì preziosi, pien di riconoscenza e di rispetto sollecitamente mi dico.
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AD ANNA DE AMICIS - INNSBRUCK
Vienna 5 Agosto 1765.
S'io non conoscessi la vostra impareggiabile eccellenza nell'esprimere vivamente qualunque carattere, il Ciel sa quanti castelli in aria mi avrebbe fatto fabbricare la più che cortese e seduttrice ultima vostra lettera. Con questi invidiabili talenti io non credo che abbiate bisogno dell'assistenza d'alcuno. Mi piacerebbe che voi credeste aver bisogno della mia. Chi non sarebbe superbo d'aver qualche qualità onde farsi considerare da una persona di merito così distinto?
Mi congratulo con Vienna, col teatro e con tutte le persone di buon gusto, ed in primo luogo con me medesimo, che siamo almeno sicuri di non perdervi per un altr'anno, e che voi abbiate il tempo di far conoscere agli altri, e forse a voi medesima, sin dove è capace di giungere la vostra poco comune abilità. Questa conoscenza, della quale io non dubito, non fa restar fra gli angusti limiti d'un anno la nostra speranza di possedervi. Voi mentre io scrivo sarete affaccendata a preparar gli ornamenti sabini per la rappresentazione di domani: prego il Cielo che qualche involontaria distrazione non promova in mezzo dell'opera alcuna improvisa accensione del nativo Vesuvio.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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