1442
A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 13 Agosto 1765.
Consegno al signor Richard un esemplare della mia opera d'Inspruck per rinnovare a V. S. illustrissima la memoria della mia servitù. Non le giungerà forse così presto, dovendosi attendere le occasioni opportune; ma ella perderà poco nelle dilazioni. Non ho tempo di dilungarmi, perché la mia adorabile sovrana, gelosa della mia morale, non mi lascia nell'ozio, che è il principe di tutti i vizi. Si conservi, non si stanchi di riamarmi, e mi creda con stima eguale al rispetto.
1443
A GIUSEPPE AZZONI - SIENA
Vienna 13 Agosto 1765.
Consegno al signor Richard due esemplari dell'opera d'Inspruch, uno per voi e l'altro per la nostra Musa sanese, a cui divotamente ricordo il mio rispetto. Non lo mando a lei a parte per due solide ragioni. La prima per qualificare il dono con la considerazione del portatore, e l'altra per non obbligare l'eccessiva gentilezza della signora Livia alla seccatura d'un ringraziamento. La miglior qualità del libro è quella ch'io vi dispenso dalla pazienza di leggerlo: ma non già dalla continuazione del vostro amore, di cui sono e geloso e superbo. Addio, mio caro padre maestro. Ho fretta, onde v'abbraccio e mi confermo.
1444
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 19 Agosto 1765.
Mi sono sommamente compiaciuto del tumulto d'affetti che nella vostra del 3 del corrente mi asserite avervi destato nell'animo la frettolosa lettura del mio Romolo. Questo meccanico naturale effetto, non contaminato da riflessioni scolastiche, mi assicurarebbe assai più d'aver colto il punto che dobbiam prendere di mira, che un lungo commentario d'Eustazio, pieno di finezze magistrali, alle quali l'autore non ha mai per avventura pensato.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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