Voi non siete straniero in Parnaso, e sapete a qual segno occupino le corse affollate che a cenno altrui vi si fanno: particolarmente un uomo che ha già sporcati delle sue nugae canorae ben più di dieci volumi. Non avendo io il tempo di scrivervi, ho almeno avuto la cura di commettere al primogenito del nostro signor conte di Canale di dirigervi da Inspruch, dove ci si ritrova, un esemplare del nuovo mio dramma, consegnandolo a qualche persona del seguito del duca di Chablais. Io non avrei potuto così facilmente farlo da Vienna se non che valendomi della posta, la spesa della quale poco discreta qui, e forse non più leggiera a Torino, avrebbe ecceduto di troppo il valore intrinseco del dono. Non dubito che il cavaliere avrà secondate le mie premure; tanto più che io non ho trascurato di fargliene risvegliar la memoria per mezzo della contessa Luisa sua sorella. Consolatemi con le buone nuove della vostra salute e di quella della gentile sacerdotessa, con la quale simul pudicamente abbracciandovi, mi confermo.
P. S. Torno ad aprir questa lettera già fin da ieri preparata e sigillata prima di sapere l'improvvisa irreparabile perdita che abbiamo fatta del nostro imperatore e padre Francesco I. Oh, caro amico, non potete immaginarvi quanto era degno di essere amato, e qual sia la pubblica desolazione! Figuratevela, e compatiteci.
1447
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 26 Agosto 1765.
La vostra del 10 del cadente mi ha trovato nella desolazione che ha cagionato in me ed in tutti l'inaspettata irreparabil perdita del nostro buon imperatore e padre Francesco I, rapito improvvisamente a noi la sera del 18 in Innsbruck dalla rottura di qualche vaso interno che l'ha lasciato immediatamente senza parola e senza vita fra le braccia dell'imperator Giuseppe II suo figliuolo, che l'accompagnava di ritorno dal teatro.
| |
Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
|
|
Parnaso Canale Inspruch Chablais Vienna Torino Luisa S. Torno Francesco I Agosto Francesco I Innsbruck Giuseppe II
|