Mi congratulo con la mia riverita signora contessa e col degno sigrnor tenente maresciallo della lodevole spedizione del nostro amabile bassā, e gli assicuro in fede di buono e sincero amico ch'egli lascia qui ottima opinione e del suo costume e del suo giudizio, e della sua abilitā. Io sono sempre cancherino ma non me ne do per inteso fin che posso. Consolatevi fra le irregolaritā carnevalesche, e credetemi col solito rispetto il vostro.
P. S. Dopo avere scritto e sigillata la lettera so che il conte di Codeck, che avea rimessa ad calendas graecas la spedizione dell'affare del caro bassā, gli disse ieri sera inaspettatamente che l'affare sarebbe spedito dimani, 2 del corrente. Onde senza trattener la partenza l'affare č maturato. Ho riaperta la lettera per congratularmene: e vi prego, a riguardo dell'angustia dei tempo che non mi permette di tornarla a scrivere, di non riflettere all'irregolaritā della mia cancelleria. E sono di nuovo.
1478
A GIUSEPPE AZZONI - SIENA
Vienna 6 Febbraio 1766.
L'obbligante cura di cotesto signor Guido Savini di farmi cosė cortese parte de' suoi letterarii sudori, e l'occasione che somministra al mio dilettissimo padre maestro di onorarmi de' suoi caratteri, sono doppi motivi della mia riconoscenza, della quale vi prego render testimonianza al suddetto degnissimo vostro amico a mio nome.
Ho fatto leggere al nostro signor cavalier Piccolomini il paragrafo della vostra lettera per non iscemargli vigore nel riferirlo. Egli n'č stato incantato, e mi ha date premurose commissioni di rendervene il contraccambio, che voi potete senza il mio soccorso facilmente imaginarvi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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S. Dopo Codeck Febbraio Guido Savini Piccolomini
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