Vi prego di far lo stesso a mio nome con gli adorabili vostri genitori, e di credermi alla lettera, senza sottrarne un atomo, il vostro.
1484
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 6 Marzo 1766.
L'ultima vostra del 21 febbraio si lagna di non aver voi da lungo tempo ricevute mie lettere; dunque non vi era pervenuta una mia recentemente scrittavi. Forse sarà giunta a far la scusa, mentre la vostra veniva a rimproverarmi.
Vi sono infinitamente tenuto, caro gemello, per la premura che mostrate d'informarmi della sorte della mia Serenata. La quale con l'ultime notizie che mi trasmettete è più tenebrosa che mai. Io che non so camminare all'oscuro non voglio andarmi più ravvolgendo fra queste nuvole; e vi prego di non rompervi il capo per questa ragione né pur voi. Roma ha già avuto tempo abbastanza per scordarsi della sua curiosità: ed io non ho certamente premura di solleticarla di nuovo. Vi sarò ben gratissimo dell'esemplare che mi promettete: il quale corrisponderà certamente all'alta stima ch'io sempre ho fatta del suo illustre autore.
Sono a parte di tutte le irregolarità della vostra salute: così lo fossi ancora del vostro valore per tollerar quelle della mia. Ma credetemi che questo diabolico mestiere di far l'eroe incomincia fieramente a stancarmi. Addio, adorabile gemello. Non vi annoiate d'amarmi tal quale io sono: e credetemi a dispetto de' cancherini il vostro.
1485
A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 6 Marzo 1766.
Mi fu ier l'altro recato fino in casa, non meno inaspettato che caro, il prezioso dono della raccolta de' componimenti poetici di V. S. illustrissima insieme coll'obbligante sua lettera del 30 dello scorso dicembre.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Marzo Serenata Marzo
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