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      Or cotesta Serenata, se non l'è stata privatamente (il che io perfettamente ignoro), non è stata in pubblico eseguita; e non ne so le cagioni: forse non avendo pensato il direttore a provvedersi molto tempo innanzi di musici, come aveva fatto il duca di Medina Celi in Italia, si sarà trovata senza esecutori al bisogno, ed in fatti il suddetto duca di Medina Celi avea data commissione in Bologna al Farinello di cercare, fermare, dirigere e mandare in Ispagna musici e cantatrici prima che a me fosse commesso di scrivere la serenata; e non ho mai inteso che fosse data ad alcuno in Italia simile commissione per la Corte; anzi, non avendomi potuto istruire alcuno dei personaggi destinati a cantare il mio componimento siccome io ne facea premurosa istanza per adattar loro le parti, ho dovuto scrivere a capriccio e con una fretta incredibile. Ma qualunque ne sia la cagione (che a me né preme, né tocca d'investigare), non essendosi pubblicato in Madrid cotesto mio componimento, non credo decente che sia da me così facilmente pubblicato; ancorché mi paia uno di quelli de' quali io dovrei meno arrossire. Il bello si è che oltre questo vi sono altri quattro miei compiuti lavori, che per diversi intoppi non possono per ora veder la luce; onde imitando la mia, abbia pazienza cotesta Stamperia Reale, alla quale, quando ancora io potessi dar tutto, non darei mai un mio ragionamento sopra l'aggiunta che si farebbe, non sapendo quali ciance dovessero esserne la riempitura, quando non volessi stomachevolmente, come molti sogliono, sotto il nome dello stampatore, dar le buone feste a me stesso.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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