Prima che questo cavaliere parta alla volta di costà io procurerò l'occasione di rinnovarle le mie preghiere, e questo è tutto quello che ha potuto fin'ora suggerirmi il desiderio di servirla.
Io non ho potuto per anche avere un esemplare impresso della mia serenata di Madrid, malgrado lo strepitoso regalo che per essa ho ricevuto. Quando io l'abbia, come mi è stato promesso, potrò pubblicarlo anch'io, ed ella ne sarà subito da me provveduta; ma temo che i presenti molto più seri pensieri di Spagna non diano luogo a queste inutili cure. Si conservi e mi creda con immutabile amicizia.
1504
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 26 Maggio 1766.
Anche le descrizioni si risentono dunque de' capricci della Fortuna. Quella ch'io vi feci in una mia antecedente del nostro nuovo passeggio, senza altra cura che quella di riempire il vuoto d'una lettera, ha trovato grazia appresso di voi; che non avrebbe forse ottenuta un lavoro fatto per procurarsela. Voi che siete sul moralizzare potreste dedurne utili osservazioni sulla stravaganza delle vicende sublunari. Ma per uscir dall'astratto al concreto vi avverto di non dimenticarvi nel mandarmi il piego filosofico di non consegnarlo alla posta, o a chi gliel consegni (come altre volte mi è avvenuto) giungendo a Vienna. Perché qui basta poca carta per sollevare un piego al censo di 8, di 10 e talvolta di 20 paoli. La mia povera borsa è lo scopo di tutti i poetastri d'Italia. Costoro per avere il tributo delle mie lodi (che me nescio, immo et invito stampano poi francamente) mi onorano per la posta delle loro voluminose produzioni: e poche sono le settimane ch'io non paghi innocentemente la pena dell'altrui indiscreta vanità. La cosa va più oltre di quello che potete imaginarvi, ed il peggio dell'affare è che io non so trovarvi riparo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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