Io non m'affaticherò per altro a persuader di questo vero la sua moderazione: il vantaggio della sua affettuosa parzialità è appresso di me di tal pregio, che mi rende poco scrupoloso su la maniera di conseguirlo. Le dirò unicamente che ha V. S. illustrissima gran ragione di far molto più conto della lode del buon giudizio che di quella degli altri suoi non meno colti che distinti talenti. Sono questi le Muse; ma quello è il padre Apollo che le regge, le ordina e le fa parer belle. E non è solo assioma di Parnaso: Scribendi recte sapere est et principium et fons. Ei si verifica visibilmente in tutte le azioni umane; e perché la natura tanto è avara donatrice del primo quanto prodiga de' secondi, è sempre assai scarso il numero di coloro che onorano l'umanità. Dal saggio ch'è piaciuto a V. S. illustrissima di comunicarmi delle produzioni della sua mente, io son costretto a crederla fra quei pochi quos equus amavit Jupiter, e mi congratulo con me stesso del prezioso acquisto dell'amicizia e padronanza sua. Me ne stabilisca ella il possesso con l'onore de' suoi comandi, e mi creda sempre con rispetto eguale alla stima.
1508
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 9 Giugno 1766.
Oggi, mentre io vo rispondendo alla vostra del 24 dello scorso maggio, dovrebbe (a tenore de' calcoli da voi fatti) alleggerirsi finalmente il gran Servo de' Servi della lunga sua gravidanza, ma con vostra buona pace prevagliono nell'animo mio, alla vostra sola opinione affermativa, i tanti indizi negativi che mi sento addurre da molti che, attese le circostanze dello stato loro, non dovrebbero essere al buio intorno alle meteore del Quirinale.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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