Pure non trascuro di porgere al Cielo sub conditione le mie calde preghiere per implorar la felicità del sospirato parto apostolico. Mi figuro le angustie de' poveri candidati alla notizia del violento assalto che soffrì la salute del Santo Padre nel suo ritorno dal Vaticano i giorni indietro. Mi consolo che l'abbia così valorosamente superato: ma compatisco quei che tremano alla minaccia di cotesta troppo violenta e troppo frequente reciprocazione. Mi ha sorpreso il nuovo Protonotario apostolico partecipante. Qui è stato mistero fin'ora anche agli amici più confidenti della sua famiglia. Gli auguro tutta la fortuna che merita l'ottimo suo costume: ma io ci avrei pensato sopra un poco più prima d'impegnarmi in una carriera nella quale avrà rivali proveduti di più robusti ed efficaci fautori di quelli ch'ei può promettersi. Addio, vi abbraccio al solito, e facendo eco agli applausi che riscuoterete da' grati e numerosi bevitori del vostro cioccolate, sono.
1509
A GIUSEPPE AURELIO MORANO - NAPOLI
Vienna 9 Giugno 1766.
Ignorando io affatto le circostanze della persona a cui rispondo, protesto di non intendere di defraudarla delle formule a lei dovute da comuni offici, quando per avventura quelle di cui mi vaglio fossero troppo familiari.
Dopo di aver letta l'elegantissima lettera del signor Giuseppe Aurelio Morano, io non posso ingannarmi giudicandolo un ingegnoso, dotto ed applicatissimo giovane, già inoltrato nelle greche e latine lettere al segno dove pochi giungono maturi; e me ne congratulo così con esso lui che con la mia diletta Partenope e con me stesso che, per diritto di lungo domicilio e per cento vincoli di gratitudine, entro a parte di tutto ciò che può recare a lei onore o vantaggio.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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