Auguro a' miei Voti pubblici quelle accoglienze in Roma che han fortunatamente ottenute in Vienna. Voi me ne instruirete fra breve, poiché l'arrivo costì degli esemplari e di questa lettera dovrebbero distar poco fra loro. Vorrei aver io fronte così sicura quanto è il coraggio del vostro Buzzano. Ma queste son grazie gratis datae.
Abbraccio e voi e l'efficace sirocchia e sono al solito.
1523
AD ANNA DE AMICIS - NAPOLI
Vienna 11 Agosto 1766.
La vostra gentilissima lettera dello scorso giugno quanto mi solletica e diletta coi sentimenti della costante vostra affettuosa amicizia, tanto mi offende e mi turba con l'ostinazione di coteste vostre vicende di salute, ch'io vorrei pure che aveste florida e robusta, come meriterebbe il vostro spirito e tanti invidiabili talenti de' quali vi ha fornita la parzialità della natura, e che avete voi invidiabilmente adornati con la vostra applicazione. Né molto mi consola il sentirvi dire che sperate in breve di guarir di tutti i mali, perché godrete di quella pace che tanto desiderate. Sa Dio che cosa intendete voi sotto questo nome di "pace".
Le ragazze impastate, come voi siete, di zolfo, di nitro e di essenze di garofani e di cannella sono soggette a frequenti fermentazioni, che si sollevano dal cuore alla testa, empion loro il cerebro di fiamme e di fumi, vi producono una legione d'idee che fan guerra fra loro: e fra le strane visioni che in questi bollori lor si presentano alla mente prendono il nero per bianco e cambian nome alle cose. Avvertite, amabilissima mia Ersilia, a non prender mai risoluzioni decisive ed a non far mai passi irrevocabili quando vi trovate in simili parosismi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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