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      Me ne congratulo seco, e le sono gratissimo che abbia voluto somministrarmi così obbligante opportunità di farlo.
      Né il privilegio degli anni (al quale di buona voglia rinunzierei) né quello delle obbliganti iperboli, pur troppo ammesse nel commercio civile, bastano a giustificar gli eccessivi sentimenti di stima che V. S. illustrissima protesta a mio vantaggio, né possono attribuirsi che all'efficacia di quelle fermentazioni poetiche che nella fantasia de' favoriti d'Apollo ingrandiscono a dismisura gli oggetti. Io le sono ad ogni modo gratissimo di non avermi sdegnato per materia della sua eloquenza, e mi auguro le opportunità di accreditar con l'esercizio la rispettosa e riconoscente stima con cui mi dico.
     
     
     
      1529
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 15 Settembre 1766.
     
      Sarebbe un'affettata superiorità di spirito il dirvi ch'io sia poco sensibile alle grate accoglienze che ricevono costì dalla cara mia patria i miei Voti pubblici; accoglienze da voi così vivamente e per minuto descritte nella vostra del 30 dello scorso agosto, che quando ancora io non ardisca di attribuirle al merito interamente de' miei sudori, mi compiaccio del parziale materno affetto che le cagiona: superbo che sia reso un così invidiabile contraccambio alla mia filiale tenerezza. Voi non mi fate parola di aver fatto tenere un esemplare de' Voti suddetti al nostro degnissimo monsignor Garampi (sia di Roma o di Torino), e mi spiacerebbe moltissimo che l'aveste negletto. Correggete al meglio che sapete l'inavvertenza, quando ne foste per avventura colpevole.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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