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      Nell'imminente maritaggio che vi piace cortesemente parteciparmi, non trovo circostanza che sommamente non mi sodisfi. La saviezza del vostro pensiero, la felicità nell'eseguirlo, le qualità della sposa, le condizioni del contratto, la pronta filiale condiscendenza del mio docile bassà, e sopra ogni altra cosa il giubilo ben ragionevole del degnissimo signor tenente maresciallo, cui auguro col più sincero dell'animo che piaccia alla Providenza di conservarlo
     
      Sino al felice giornoChe a lui facciano intorno
      Caro, festivo, e numeroso coroDei figli i figli, e chi verrà da loro.
     
      Confido alla vostra tenerezza la cura di spiegar la mia alla cara metà ed all'amabile sposo, con cento e cento abbracci teneramente cordiali.
      L'impareggiabile contessina Figuerola, in mezzo alle sue non picciole domestiche faccende non trascura le commissioni del nuovo padre di famiglia. Mi commette di riverirvi e si rimette a ciò che ha già scritto. Non vi faccio la lista de' miei voti perché sarebbe troppo prolissa, e le nozze vogliono ben altro che le lunghe lettere: onde col solito rispetto mi dico.
     
     
     
      1550
     
      A GASPARE ANGIOLINI - PIETROBURGO
     
      Vienna 9 Dicembre 1766.
     
      Il vostro cuore, mio caro signor Angiolini, contrasta d'eccellenza coi vostri talenti. Prova indubitata di questa verità è l'affettuosa vostra lettera, che ieri mattina mi fu recata dal signor Coltellini. Voi volete in essa chiamarmi a parte del dovuto applauso che ha costì riportato il vostro impareggiabile ballo pantomimo della Didone, quasi che un illustre scultore sia in società di merito con le montagne che han somministrata la pietra a' suoi lavori.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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