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      Fate ottimamente mettendola a profitto, ma alla vostra età non è più tempo d'esigere dalla vostra povera macchina che si presti alle ore ed alle vicende non prevedute: onde prudentemente operando, quando volete procurarvi l'onore d'assistere al suo, accelerate l'ora del vostro domestico pranzo ed andate sobriamente munito contro i futuri contigenti. Spero che ci avrete pensato prima del mio avvertimento, ma costa così poco il suggerirlo che non è danno la sovrabbondanza.
      Comincia oggi la seconda settimana che qui non fa giorno ma si passa dal crepuscolo alla notte profonda: e ci troviam sommersi in una densa nebbia e gelata che mi pare ottima a spiegar quel passo d'Orazio quod latus terrae nebulae malusque Jupiter urget. Questa specie d'intemperie è amicissima alle abituali mie affezioni isteriche, onde esse trionfano ed imperversano più del costume. Fin'ora però non hanno fatto perder l'equilibrio alla mia toleranza, ma sento che questo di far da eroe è pure il maledetto mestiere. Addio. Difendetevi valorosamente ancor voi dalle impertinenze della stagione, gradite i soliti fraterni comunicabili abbracci e credetemi de more.
     
     
     
      1552
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 22 Dicembre 1766.
     
      Sul vostro sonetto e la vostra docilità, che fanno il soggetto dell'ultima lettera del 7 del corrente, vi ho già scritto assai e riflettendo su i nei del primo ed esaltando il merito della seconda: onde confermo ciò che ho già detto per non annoiarvi con la medesima cantilena. Nella dissertazione de Pöesi che andate meditando, non correrete rischio d'arenare per la scarsezza, ma bensì quello d'affogare per l'enorme sovrabbondanza della materia.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Orazio Jupiter Dicembre Pöesi