P. S. La contessina Figuerola esulta delle vostre contentezze e vi riverisce.
1557
A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 15 Gennaio 1767.
La protesta dell'ultima vostra, con la quale prevenite i miei rimproveri contro la persecuzione de' noiosi auguri di buone feste e capo d'anno, è un tratto della vostra innata politica, che sa farmi conoscere le vostre affettuose disposizioni e sfugge nel tempo stesso l'insulto d'una filippica che vi sareste tirata addosso col chiaro esercizio d'un abuso incomodo alla società ed abborrito fra veri amici. Voi avete un così lungo possesso del mio cuore che la prescrizione quasi immemorabile resisterebbe anche ad una camera ardente, e fareste torto a me ed a voi stesso se credeste che per mantenervelo fossero giovevoli o necessari cotesti miseri uffici, che si contano ormai a gran ragione fra i più rincrescevoli malanni della vita civile.
Suggerite (se siete in tempo) o fate suggerir per lettera, alla persona incaricata di procurare in Madrid un esemplare della mia serenata intitolata La pace fra le tre Dee, d'indirizzare particolarmente le sue diligenze alla casa del maggiordomo maggiore del principe delle Asturie, dove mi vien detto che sia stata cantata la serenata suddetta, non avendo voluto musica in Corte la Maestà del Re Cattolico. Posso io esser stato male informato, ma non sarà mai dannoso l'avviso, ancorché falso o soprabbondante.
Il signor Rabj intenderà meglio di noi il proprio interesse, onde lasciate pure ch'ei regoli a suo modo l'impresa che medita, e guardatevi d'affrettarlo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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