Mi auguro che la mia facoltà di servirla si metta in equilibrio col desiderio che ne sento, e con la dovuta rispettosa stima mi dico.
1585
A VINCENZO CAMILLO ALBERTI - BOLOGNA
Vienna 1 Giugno 1767.
Il celebre nome di Bonafede, che a dispetto dell'abito greco ho immediatamente ravvisato, la grave ed erudita materia del libro di cui Vostra Signoria mi fa generoso dono, e la giusta stima da me professata per il gentilissimo donatore, mi promettono considerabil frutto e piacere nell'attenta e regolare lettura d'un'opera di tanto peso, che in compagnia di due dottissimi cavalieri ne sarà esattamente fatta in mia casa. Quello che intanto per impazienza ne ho scorso mi ha reso avido del rimanente. Mi congratulo seco di quattro felicissimi versi, ne' quali ha fatto ella entrare quanto avrebbe potuto contenere una prolissa obbligantissima lettera. E confuso di tanta sua parzialità, pieno di gratitudine e di rispetto mi confermo.
1586
A DOMENICO ARBORIO DI GATTINARA - BRUNSWICK
Vienna 15 Giugno 1767.
Nell'ultima vostra lettera dei 29 di maggio non solo si vede, mio caro signor Gattinara, la felicità del vostro talento, ma l'eccellenza altresì del vostro ottimo cuore, pieno di gratitudine e d'amicizia. Io non mi congratulo meno di questo con esso voi, che dell'abilità dell'ingegno e della applicazione di cui siete riccamente fornito. Desidero che il bell'ardire che vi anima ad aspirare all'ultime cime del Parnaso sia secondato dalla salute, e ne faccio teneri, vivi e sinceri voti al Cielo. Non vi trascurate, amatissimo signor Gattinara, sicuro che non potrete far cosa più desiderabile e più cara al riguardo del vostro.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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