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      Intanto in fretta col solito invariabile rispetto mi confermo.
     
     
     
      1604
     
      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 12 Settembre 1767.
     
      Per non darmi tempo d'insuperbir della mia diligenza, con la quale io credei mercoledì scorso aver prevenuto qualunque vostro rimprovero, ecco nel susseguente immediato giovedì una lettera della sempre mia creditrice signora contessa riveritissima, che mi rinfaccia di non averle partecipato il generoso dono fattomi dall'adorabile nostra sovrana in segno di gradimento della mia Pubblica felicità. Destinato a dover far seco sempre apologie, ubbidisco al voler de' fati. Un ritratto dell'augustissima padrona circondato di sceltissimi brillanti, in una elegantissima tabacchiera d'oro, ricca anch'essa di diamanti al di fuori, di nuovo ed eccellente lavoro, datomi di sue proprie mani con espressioni di benignissima parziale clemenza, fu un assalto al quale non seppe resistere tutta la mia filosofica moderazione. Non avendo potuto reprimere i primi impeti dell'interna mia vanità, ho creduto mio debito almeno di non secondarla. Il dono era pubblico, ed ho dovuto mostrarlo richiesto a tutta la città, onde la sovrana munificenza non era defraudata della dovuta ammirazione: ma includendo esso così vantaggiose induzioni a mio favore, non ho reputato che mi stesse bene il personaggio di pubblicatore e l'andar mendicando coi miei avvisi circolari i soliti ufficiosi complimenti il dono è ben degno di lei, Ella merita di più, ed altre somiglianti fanfaluche, che nulla rilevano nel cuore di chi le dice ma gonfiano di vanagloria quello di chi le riceve.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Settembre Pubblica