È vero che la sua figura, le sue maniere e tutto il suo contegno pieno naturalmente di benignità e di grandezza non avrà bisogno di decorazioni per farlo distinguere. Se aspettate ch'io volti, v'ingannate. Vi abbraccio con l'appendice e sono.
1606
AD ANGELO FABRONI - FIRENZE
Vienna 24 Settembre 1767.
Una gentilissima di V. S. illustrissima e reverendissima in data del 6 scorso luglio mi fece sperare che poco tempo dopo di essa mi sarebbe giunta alle mani la prima Decade delle vite degl'illustri italiani, da lei scritte e da me impazientemente attese. Occupato allora nell'esercizio del mio impiego, mi credei permesso di differir la risposta all'obbligantissima lettera sino all'arrivo del dono; ma non essendo questo ancor pervenuto alle mie mani (per uno senza fallo di quegl'innumerabili accidenti che sogliono turbare il corso di somiglianti spedizioni), non voglio che un mio più lungo silenzio, ora che i miei inevitabili doveri non mi contendono l'agio d'interromperlo, aggiunga allo svantaggio che mi cagiona la fortuna anche l'altro di comparir appresso di lei o sconoscente o trascurato. Sappia dunque, riveritissimo mio signor priore, che in leggendo le sue lettere io sento nell'animo tutti quei moti di gratitudine, di confusione e d'affetto che ben è in dritto di esigere la dichiarata sua amichevole e gratuita parzialità da chi non ha occasione né facoltà di meritarla: ma comunque mi venga così inestimabile acquisto, io ne sono e ne sarò sempre superbo e geloso; e quando in altra guisa io non possa, gliene renderò sempre col cuore il più candido, il più giusto ed il più tenero contraccambio.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Settembre Decade
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