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      I nomi di persone che nella puerizia ed adolescenza mia ho trattate, o almeno conosciute, e che fanno la maggior parte di questa prima decade, mi hanno immediatamente invitato alla lettura; e la lusinghiera e forbita fluidità del suo stile non mi ha permesso l'interromperla sino al termine del libro, e dell'aggiunto commentario della vita del mio caro ed onorato condiscepolo signor conte Dandini. Soddisfatto ora l'impeto della prima frettolosa curiosità, rianderò a più bell'agio tutte le vite ad una ad una, senza trascurar, come ho fatto, le due scritte dal signor Morgagni, che per esser di persone a me poco note non hanno potuto trattenermi di trascorrere alle altre. Intanto la mia fretta non ha bastato a farmi travedere i meriti dello scrittore; oltre lo stile, che suppone lungo e studioso esercizio, la faticosa cura di raccogliere notizie così dissipate ed oscure, la prudente lodevole destrezza nell'accordar la verità con la discrezione, e la molteplice non superficiale dottrina che bisogna per parlar degnamente di qualunque facoltà la materia presenti, sono giusti titoli per i quali son dovute dal pubblico non ordinarie lodi a così elegante e sudato lavoro. Me ne congratulo sinceramente seco, e gratissimo alla bontà con la quale ha voluto distinguermi facendomene parte, con la più affettuosa stima mi confermo.
     
     
     
     
      1615
     
      A LUIGI DI CANALE - TORINO
     
      Vienna 13 Ottobre 1767.
     
      La gratissima vostra lettera del 29 dello scorso settembre mi fu resa ieri sera così tardi che non potei approfittarmi del giorno canonico della posta per rispondervi prontamente, come avrei fatto malgrado la vostra ufficiosa, caritatevole proibizione.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Dandini Morgagni Ottobre